GIACINTO PL@
SUBLIME
ABSTRACT
Tr@nsontologi@ Sublime:
1-LA SUBLATIONE
ANASSIMANDRO
LONGINO-PLOTINO-KANT-BURKE
FRIEDERICH-HEIDEGGER
PAREYSON-PROUST
2-L' IMAGO SUBLIME
SCHELLING,HÖLDERLIN, K.D.FRIEDRICH
2.Tr@nsestetic@ Excst@tic@
3.Tr@nsdyn@mis Sublime
TR@NSONTOLOGI@ SUBLIME:
1-LA SUBLATIONE
ANASSIMANDRO
LONGINO-PLOTINO
KANT-BURKE
FRIEDERICH
HEIDEGGER
PAREYSON
PROUST
Pareyson disvelò l’intenzionalità estetica del sublime enigmatico quale Bellezza sublime della esteticità nulla, quasi fosse l'analisi topologico-transcendentale dell’esteticità sublime o sublazione superiore della conoscenza epistemica.
È l' esteticità sublime di Friedrich che si dà nell'imago nel fondersi abissale quale esteticità che si sottrae o si annulla, si nega o è l'abnegarsi della transcendenza fenomenica, per eventuarsi poi in sublime imago.
Friedrich libera la natura nell’esteticità della bellezza sublime si è di fronte alla bellezza che si rimette in gioco nel sublime, al sublime che si dà quale sublatione della bellezza ideale al di là della epistemica o fenomenica o noumenica.
Si delinea l'arkè della sublatione sublime, una gestell o struttura sublime della sublatione, o impianto dell'evento sul sentiero di una analitica dell'esserci o dasein-analytik assentemente presente in Kant, per interpretare l'analitica del sublime.
Si approderà nella sinuosa transontologia del sublime quale bellezza-sublime plotiniana o sublime-nella-bellezza heideggeriana, già assentemente compresenti nell'ermeneutica del sublime longiniana o burkeiana.
Si offrirà dispieganza delle contemplanze del sublime nella classicità, quale sublime della mathesis o pitagorico o platonico,o svelatenza di Anassimandro sia nell'apeiron sia nell'archè,quale sublime dei quanta infiniti o del senza-fine e del senza-limiti : presente assentemente nell'analitica kantiana quale sublime matematico o gegenstand sublime, sempre oltre il sensibile e il percepibile, quasi fosse l'alterezza sublime proustiana.
L'apeiron dei quanta però non è mai irreversibile: già per l'archegete della ontopologia sublime Schelling c'è sempre un senza fine o infinitezza, o una infinità d'imago nell'esserci o abissalità senza fondale ove c'è l'eventuanza del sublime.
A quella transvisione quantica si aggiunse, nel corso del tempo, una dinamica del sublime interpretata dal pensiero della dynamis aristotelica, quale sublatione in concordanza o dispieganza del dynon o phyon eraklitiano.
La sublime aritmetica o geometria o matematica innata nelle stelle,è inerente nel kosmos o è sublime kosmesi: la più bella tra le forme o varietà o manifolds attraverso le quali l'idea di bellezza può essere visibile o lì si colga l'idea di bellezza: lì un attimo di bellezza è un attimo d'esistenza.
L'essenza della bellezza è l'essenza dell'idea, o è la sua completezza senza dolore o angoscia: è la bellezza della forma visibile o percepibile quale Essenza.
Ma tale elevatezza della bellezza, o sublatione è la trascendenza dell' essere,o la sublazione del dasein quale sublazione della simmetria delle forme della bellezza o la sublatione della bellezza della forma o della bellezza stessa.
Quella bellezza che si dà dalla perfetta sublatione è il sublime che trascende se stesso.
Ereignis, o evento della transcendenza della sublatione dell'essere, è il pensiero sublime.
Il pensiero sublime è l' originale pensiero dell'essere archegeta perchè è il pensiero dell'evento sublime dell'essere abissale o l'eventuarsi dalla verità abissale del sublime ecstatico.
La verità dell'essere sublime è l' Ereignis sublime abissale, quale sublime Ereignis abissale della verità dell' Essere o Lichtung del sublime.
L'Essere sublime è dispieganza nello spazio-tempo della sublatione sublime dell'eventuanza.
L'infinito quantico, infinitamente grande o infinitamente piccolo, è di per sé l'infinita sublatione dell'eventuanza sublime.
L'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo sono l'eventuarsi della sublime sublatione infinita quantica.
Longinus, nel suo sublime vago e superlativo, eventuò la filosofia ecstatica del sublimarsi o la sublatione estatica sublime soprannaturale.
Pery-Hypsous o Peri Hupsous transvelò l' ekstasis dell'essere sublime quale sublatione della bellezza classica, o al di là della bellezza ideale.
Per Longinus è la naufraganza, o il Peri Hupsous quale sublime transpieganza della naufraganza.
Longinus ispirò la sublatione sublime che si svela oltre le regole della bellezza ideale canonica.
Longinus svelò nell'arte l'eventuarsi della transpieganza della bellezza estetica che non doveva essere per coercizione anche regolare, razionale, ordinata, misurata e armoniosa, ma abnegarsi nell'eventuanza sublime.
Longinus spiegò la potenza dinamica sublime nella poesia: l'annichilirsi o l'annullarsi nella naufraganza o nella tempesta oceanica, o essere subissati nelle tempeste vulcaniche.
Longinus svelò l'eventuanza della luna sublime o la sublatione sublime dei phaenomena nei cieli, non solo come una forma superlativa della bellezza, ma come una nuova e sublime transpieganza estetica, o bellissima eventuanza del sublime.
Profonda solitudine dell'archegete è l'abnegarsi sublime, ma in modo che susciti terrore in sè: è la differenza tra sublimità e bellezza, un equilibrio instabile, è il muoversi transinfinito dell'essersi in dispieganza o dell'essere dell'ente dinamico.
Il piacere della bellezza è sublimato nell'eventuanza dell'oltre quale sublime bellezza in estasi sublime, o sublatione estatica che attrae in compresenza della paura o terrore o angoscia.
Il sublime è la più forte emozione, o la più sublime che la mente sia in grado di sentire, la più potente di tutte le passioni o la potenza dinamica o la volontà di potenza, è l'intensità transinfinita della sublatione o alterezza sublime dell'eventuanza.
Longinus svelò la sublimità e la situò nella poesia, inventò l'aldilà della bellezza quale dispieganza della sublatione sublime estatica, sia pure intrisa di orrore soprannaturale sublime, quale Analitica del Sublime prioritaria o fondamentale, nel senso del fondersi della sublatione sublime nella bellezza ideale.
La dispieganza dell'eventuanza sublime quale Dasein si esprime nel sentimento dell'angoscia.
Il Dasein sublime in excstasi invece è la sublatione sublime dell'eventuanza, o Ereignis sublime Ontologico della transpieganza dell' Essere e mostrarsi sublime oltre che essere l'eventuarsi dell' essere sublime quale mistero dell' essere. Il Dasein è il sublime dell'essere, o è il sublime della verità dell'essere.
Dasein vede la verità sublime dell'essere sublime, quale aletheia sublime dell' Essere.
Nel rivelarsi sublime, Dasein dell'Essere, c'è l'eventuanza del Dasein sublime dell' Essere transinfinito.
La sublimità trascende la stessa ragione o il nous o la noumenica, è sublime sublatione della terribile e caotica dispieganza dell'esserci sublime.
Così l'oceano o il mare agitati da tempeste si svelano quale dynamica sublime della matematica sublime della topologia dell'essere sublime, o quale Idea
sublime dell' Infinito sublime o dell'essere sublime.
2- SCHELLING,HÖLDERLIN E L' IMAGO SUBLIME DI K.D.FRIEDRICH
Hölderlin è l'archegete dell'ontopologia sublime transpoiesis excstatica dell'imago sublime-
K.D.Friedrich è l'archegete dell'Ereignis Sublime quale evento della dispieganza dell'esserci Sublime, sublatione del sublime matematico, al di là dell'idea di infinito.
L'inizio del sublime,o l'eclissi della bellezza ideale,si eventuò nell' Essere della transphysis o Physis sublime dell' aletheia della physis
K. D.Friedrich transvelò la physis excstatica dell'essere eventuanza della Physis quale Essere-physis-sublime, o Aletheia sublime della physis.
L' Essere la transphysis è l'eventuarsi dell'essere nel sublime, quale Dasein sublime o Poiesis sublime dell' essere Physis sublime, o transpoiesis della sublatione della physis quale immensità dell' essere.
L' imago sublime della transphysis di Friedrich è il sublime dinamico, quale eventuarsi della matematica sublime o sublime transmathesis o topologia dell'essere sublime.
Nel sublime di Friedrich si transpiega la profonda e transfinita libertà dell'essersi in sublatione sublime.
Per Friedrich il sublime è trascendenza ontologica quale sublatione del razionale o del nous o della noumenica, o essere superiore.
Schelling,Hölderlin e Friedrich sono gli archegeta dell'imago sublime o la dispieganza della sublimità della transphysis sublime in sublatione trascendente Sublime.
Kaspar D.Friedrich transvelò l'abissale visione del sublime nella transphysis o nella transmathesis sublime quale topologia sublime dell'esserci, quale transinfinitezza abissale sempre di fronte, gegenstand-imago-sublime.
Nel corso della transtemporalità sublime è stato fondamentale il mito dell'imago Sublime di Kaspar D.Friedrich, o la sua iconomorfia sublime quale modello apocalittico sublime in estetica sublime.
Nella sublime imago di Friedrich l'annientarsi o l'annichilirsi o l'abnegarsi di sé svelò il sublime dinamico, o dell'essere sempre di fronte all'imago sublime, simile al sublime delle imago sublimi delle vestigia, asimmetrie nella simmetria, decostruite dalla instabilità in exkstasis.
L'excstasi della sublime imago di Friedrich è instabile, o meglio è transtabile quale stabilirsi dell'evento dell'imago dell'essere sublime.
E' l'excstatica sublimità dell'imago sublime immaginaria di Friedrich in excstatica sublatione sublime o estetica della transcendenza dell'essere sublime o estensione estetica della bellezza sublime.
La bellezza per K.D.Friedrich è la bellezza sublime dell’imago sublime dell'essere senza fine, senza confine, è evidenza In-fondata e imago abissale, excstasi della bellezza sublime che si dà nel mondo.
La sublime bellezza è l’estetica che si svelò in imago quale bellezza sublime che si dà in dispieganza della verità sublime: il sublime è l' evento della verità dell'essersi imago sublime.
Il luogo transcendenza è l'imago sublime quale sublatione topologica dell'essere sublime sempre oltre o aldilà delle ontologie regionali dell’etica, dell’estetica fenomenica o epistemica.
La transpazialità della verità in Friedrich è l' Abgrund dell' imago sublime in sublatione transcendentale, quale verità della transcendenza sublime, la quale precede e rende possibile ogni altra verità fenomenica o epistemica o empirica o noumenica.
Qui c'è il mostrarsi della Verità sublime, quale estetica excstatica della sublime imago di Friedrich o singolarità davanti-alla-sguardo, o senso dell’essere come evento priorità prima del fenomeno o Essere sublime dell'eventuanza.
Pareyson disvelò l’intenzionalità estetica del sublime enigmatico quale Bellezza sublime della esteticità nulla, quasi fosse l'analisi topologico-transcendentale dell’esteticità sublime o sublazione superiore della conoscenza epistemica.
È l' esteticità sublime di Friedrich che si dà nell'imago nel fondersi abissale quale esteticità che si sottrae o si annulla, si nega o è l'abnegarsi della transcendenza fenomenica, per eventuarsi poi in sublime imago.
Friedrich libera la natura nell’esteticità della bellezza sublime si è di fronte alla bellezza che si rimette in gioco nel sublime, al sublime che si dà quale sublatione della bellezza ideale al di là della epistemica o fenomenica o noumenica.
Hölderlin è l'archegete sublime dell'eventuanza estetica in excstasi: per Friedrich, o per Hölderlin, non esiste più la frattura o la differenza ontologica tra poesia e pensiero. Hölderlin svelò il Gegenstand sublime che ci sta di-fronte quale imago sublime.
Vale a dire il Gegen-stand sublime della sublatione che ci sta di-fronte è l'eventuarsi del sublime Gegen-stand dell'eventuanza sublime dell'essersi, sempre al di là del categorico o della vivenza o della mondità o mondanità o della bellezza ideale o della Fenomenica estetica o noumenica.
Nell’evidenza della bellezza si dà la fenomenicità del fenomeno della bellezza,ma Friedrich eccede quella transevidenza per essere la transvedenza della sublime sublatione excstatica dell'essersi libertà nella bellezza sublime o eccedenza della libertà nel sublime, o l’eccedenza excstatica sublime dell'imago sublime.
La transpazialità sublime di Friedrich è la struttura ontologica dell'eventuarsi del sublime nell’esteticità, o nella razionalità dell’estetico o dell'epistemica o della fenomenica o noumenica bellezza.
La bellezza sublime di Kaspar D.Friedrich è il senso che si dà in sublatione, è l’intenzionalità sublime dell'eventuanza dell’essere-nel-mondo: la bellezza sublime non è più solo fenomeno o noumeno, ma si dà quale imago sublime dell'Ereignis sublime dell'essersi.
Si dà quale bellezza sublime dell'eventuarsi dell'essere .
L’esteticità dell'imago sublime in Friederich è l’eccedenza excelsa della Bellezza quale imago sublime per eccellenza dell'essersi.
Nietzsche criticò il disinteresse kantiano e difese la bellezza ideale.
L’accusa a Kant è rivolta al suo quietismo della volontà, o fiacchezza, o agli ideali della conoscenza fenomenica.
Per Heidegger il disinteresse non è indifferenza o una sospensione della volontà, Schopenhauer, al contrario è il più alto sforzo dell' essenza: è nel disinteresse che emerge e si dà la relatività con il gegenstand sublime.
La bellezza è l’apparire nella luce del fenomeno dell' apparenza è l’essere-il-piacere o l'esserci-del-piacere o l'essersi-piacere, non l'abnegarsi, non la sua privatezza, non la sua sussunzione funzionale o subornazione a uno scopo o a una utilità, nemmeno però l'abnegarsi nella noumenica.
Il piacere estetico trova se stesso solo nell'essersi. Il piacere è se stesso quando non è di nessuno: solo così può essere di ogni esserci .Nel piacere estetico ogni essersi è libera singolarità, o singolarità in perenne transcendenza sublime.
La singolarità in Friedrich è l'imago dell'essersi sublime o singolarità del sublime, o lo stabilirsi dell'eventuanza del sublime nell’essere come nella transphysis dynamis o nella transmathesis transinfinita estetica excstatica.
La dimensione del disinteresse è il luogo dell' evento sublime, dell' apparenza libera o del mostrarsi dell' essere sublime.
La bellezza sublime quale non-ente, niente, nulla, o evento sublime dell'essere in eccedenza o sublatione sublime sempre al di là della natura calcolata, o della sua matematizzante fenomenica ideale o noumenica.
Il “luogo” della bellezza sublime e la sua origine si dà nell'epigenesi quale evento della bellezza sublime o imago sublime del consenso, evento del senso dell'Essere sublime.
La bellezza sublime è la forma dell'eventuarsi dell'essersi purezza dell’evento sublime,o incompletezza della bellezza ideale o libertà dell’evento del sublime nella bellezza fenomenica, categoriale, noumenica, quale Gegenstand sublime o singolarità sublime.
L’esteticità dell'imago di Friedrich é la sublime libertà dell’evento sublime della sublatione sublime nella bellezza.
L’evento sublime nella bellezza è la purezza dell'imago : è la vaga erranza e naufraganza nel mondo, è la singolarità sublime dell'evento nella bellezza, è il nulla o l'abnegarsi dell'essersi.
L’evento sublime è la differenza ontologica dal fenomeno o noumeno del sublime.
La sublime bellezza dell'imago di Friedrich è l’al di là del fenomeno e del noumeno, è l’al di là della temporalità, transinstabile equilibrio del nulla sublime senza fine e senza perché, o solo epigenesi dell'Ereignis sublime Singolarità.
La sublime bellezza si dà nella singolarità o nella transcordanza, quale concordanza dell’evidenza del sublime nella bellezza.
La bellezza sublime è il mostrarsi dell'evento dell'essersi quale evento del sublime nella bellezza estetica, o singolarità sublime nella bellezza quale enigma dell'essersi: esteticità della imago della singolarità sublime.
La singolarità sublime si dà nella bellezza quale evento dell'essersi senza fine, senza nulla, senza tempo.
È fondamento dell' eterno ritorno del sublime nella bellezza.
La sua singolarità a-temporale non rappresenta più nulla, è solo se stessa, pura apparenza o evento della singolarità sublime: aldilà del fenomeno della purezza o noumeno.
È la singolarità che eventua se stessa, fonda la sublimità dell'evento dell'essere.
Qui è la singolarità sublime a gettarsi o abnegarsi nella dispieganza dell' eidos, o evidenziarsi o mostrarsi nella bellezza ideale.
L’eidos dell'imago sublime di Friedrich,o della singolarità iconica è la sublime bellezza che si eventua aldilà della purezza fenomenica o noumenica, quale evento sublime di-fronte, o Gegen-stand-sublime infondatezza.
Nella Recherche Proust disvelò il pensiero poetante della bellezza sublime:è l’essersi-com-presi dal sublime nella bellezza o dell' essere sublime che c'è o si eventua dal nulla, così che è la bellezza sublime a pensarsi e a farci pensare.
La bellezza ideale Platonica svelò la sua essenza nell’apparire, nell’essere la più apparente o apparenza ideale, evidenza della purezza, invece Proust dis-velò la verità sublime nella bellezza,aldilà dell'adeguatezza ideale.
La verità sublime non è più la Platonica visione ideale,fenomenica o noumenica purezza ma la singolarità dell'evento sublime nella bellezza: l’essere è l'evento sublime nella sua singolarità o alterezza o sublatione sublime.
E' il pensiero icona sublime nella bellezza non più ideale, ma singolarità dell'evento della dissonanza nella consonanza, quale transonanza sublime, o discordanza nella concordanza quale transcordanza sublime.
Rimbaud è l'archegete sublime della singolarità sublime della transpoiesis o Silesius con la sua bellezza sublime che si dà senza perchè, quale Gegenstand sublime dell'eventuanza, o Proust con lo stile come visione sublime: l'alterezza o la sublazione sublime Proustiana svelò l'evidenza dolorosa, quale verità sublime inedita che dischiude l'evento sublime dell'esserci: e adesso, guardate!
Ed ecco che il mondo, il quale non è stato creato una volta per tutte, ma lo è ogniqualvolta sorge un nuovo evento sublime ci appare nella sua differenza ontologica perfettamente sublime.
È proprio la sublime differenza che crea l’evidenza della verità sublime, capace di vedere e sentire più profondamente le differenze.
La sublime bellezza dello stile è il segnale che il pensiero si eleva, che ha scoperto e stabilito i nessi tra eventi sublimi e fenomeni sublimi e noumeni sublimi che la contingenza lasciò separati.
Una imago o una icona o un quadro di Friedrich è nella sublime bellezza un evento sublime del pensiero poetante: tra il transvisibile sublime il pensare sublime c'è l'evento sublime dell'essere luce del pensiero, la luce si pensa o si eventua nel pensiero poetante dell'esserci.
L’immagine dell'imago di Friedrich non è una simulazione del mondo sensibile o simulazione dell’idea Platonica, è essa stessa un’idea sublime o l'idea del sublime quale estetica excstatica, o meglio il pensiero della sublazione sublime oltre la categorialità fenomenica o noumenica o epistemica.
Nel colore sublime di Friederich c’è il pensiero sublime.
La pittura sublime di Friedrich, per l'archegete dell'ontopologia sublime Proust, non solo pensa, ma è l'eventuanza dell'essere sublime.
Nel sublime gli infiniti vortici viventi abitano il caos, l'invisibile,l'indicibile.
Il pensiero sublime abita il colore o abita il suono quale translogos estetico exstatico, i colori pensano, i profumi raccontano mondi e idee, il colore pensa da sé. L’esserci sublime di Friedrich non è altro che il suo essere evento sublime, o della sublatione creata dal sublime.
La sublime imago di Friedrich si dà come evento sublime del sublime.
È la singolarità sublime che crea se stessa ed è la verità della singolarità sublime, quale estetica estatica dell’evento sublime o il rivelarsi o mostrarsi o abnegarsi o manifestarsi dell'Estetica della Transcendenza sublime.
Musica e filosofia:
Plotino-Platone
La bellezza sublime ha sempre avuto una relatività con la verità, Platone ne svelò la visibilità o luminosità o splendezza.
Platone ideò la bellezza della verità nell’apparenza.
L’adaequatio di res e intellectus, nella bellezza, è un’intuizione eidetica libera della presenza fenomenica o noumenica.
La bellezza sublime è invece sempre eccedente, è l'excstasi della sublatione nel suo esserci.
La bellezza sublime è nel luogo in cui non ha luogo nulla, nulla che non sia l’aver-luogo del luogo stesso, una figura che si configura e si costella, quando sono sospesi significato, causalità,cronologia e intenzionalità.
La bellezza sublime è il Gegen-stand della transpazialità: un di fronte o rivelarsi senza Grund, o senza fondo o senza fondatezza.
Per Friedrich la sublime bellezza è l’eccedenza excstatica dell'eventuanza. Non è mai una semplice presenza ideale, o fenomenica o noumenica o epistemica.
Friedrich è l’evento sublime della singolarità del sublime, o la Differenza ontologica del pensiero sublime poetante, è l'Essere sublime.
L'essere Differenza è l'evento dell'ontopologia sublime,è l’Essere sublime che si dà, quale eventuanza sublime.
C’è un’apertura, una fessura, una piega ontologica che lascia dispiegare l’essere sublime.
In tali eventi sublimi l’essere è la stessa Differenza,l’essere è l’essere dell'eventuarsi del sublime.
Il sublime è l’aldilà ontologico dell’eventuanza dell'essersi.
In Friedrich la bellezza è il ‘caos’ ed è singolarità:o meglio è il kaosmos o l'indeterminatezza quale transapeiron nell'archè prioritaria o caos nell’assenza del fondamento o nella singolarità della bellezza sublime della transphysis come l’al di là di ogni principio del piacere.
La singolarità sublime si dà e si immagina senza alcun modello, esprime l'evento sublime.
Friedrich nelle singolarità e nelle differenze, dispiega la curvatura della sublatione sublime dell'ab-Grund excstatico, ove c'è la dispieganza degli eventi sublimi.
Friedrich è la singolarità dell’evento sublime nella bellezza, la singolarità della differenza dell'eventuanza.
Ma nessuno si è mai chiesto del perchè esista una musa della bellezza e non ci sia una transmusa dell'eventuarsi del sublime.
Forse il pensiero Plotino ci viene in aiuto .
Plotino iniziò con il rifiutare la tradizionale classicità della bellezza come armonia e proporzione, e sostenne che quella pare riferirsi o situarsi esclusivamente alla simmetria.
Al contrario, la bellezza risiede innanzi tutto negli oggetti e nelle qualità , in quanto ogni allontanarsi dalla transmonade verso la molteplicità equivale a un perdersi in perfezione.
Epigenesi della bellezza-sublime è l’imprimersi di una forma o l'evidenziarsi dell’idea pervasa da sublazione spirituale soprasensibile o svelatenza del sublime-nella-bellezza.
Plotino ripresentò la tematica dell' anagogica della bellezza platonica, là ove l'eterno ritorno dell’anima verso la transfera delle idee si evidenzi con la contemplanza e sublanza, rivolta a forme di bellezza spirituali e immateriali o sublazioni ideali.
Platone situò la contemplanza della bellezza in sé, divina e monade quale forma della bellezza quale armonia invisibile o armonizzarsi musica della natura stessa o svelatenza o sublatione della physis o essere estatico-nel-mondo dell'essere.
L'evidenziarsi del fenomeno musicale ontologico, coniugato a lla struttura temporale del suono, o alle specificità estetiche e recettive, o al percepirsi dimensionale dell’ascolto è il mettersi in luce o il costituirsi dei nessi che coniugano le categorie concettuali tradizionalmente impiegate dalla fenomenologia della musica in sublationi estetiche del suono sublime.
La musica o un suono?
All’origine, la musica pare risolversi tutta nella filosofia, come modello dell’attività del relazionarsi o dell' armonizzarsi dei suoni dall'acuto al grave, all’intonazione del modello scalare: il filosofo è già musicista, come narrò Platone, Fedone nel sogno fa già musica altissima o sublatione sublime.
Nel Sofista la filosofia è musica, perché evidenzia le modalità dell' accordarsi e dispiegarsi nella completezza.
Musica e filosofia sono l’interpretazione pitagorica dei paradigmi di relatività del fondarsi, al di là del relazionarsi mondano ma quale sublime sublatione.
Filosofo e musicista sono una destinanza nell’oblio:hanno una vocazione per la musica ma si dedicano alla filosofia o viceversa.
Sono persi o presi in una naufraganza che sfugge:le relazioni fra musica e
filosofia si svelano nell'eventuarsi della transpoiesis sublime, o nel crearsi della sublatione estetica estatica. Lì la filosofia è musica o la musica è il mondo che canta, e la musica è il sublimarsi nella filosofia, ma con profonda asimmetria sublime.
Quel situarsi sublime in sublatione estatica è l'eventuarsi di una tragicità immanente, quasi una destinanza che ancora è in attesa di una risposta che non si è data e non si darà mai.
Problematica o interpretazione che viene in luce o è l'eventuarsi della musica sublime all’interno della bellezza estetica della musica stessa.
Lì c'è l'evento sublime che si eventua in trascendenza ontologica, è l'evento che dispiega la verità sublime ed è il fondamento del sublime o autosvelamento dell'essere che è senza fine.
L'accadere della verità sublime è l'evento dell'essere sublime, è l'evento che si eventua, è l'increspatura dell'onda, l'abisso di cui non si può mai trovare il fondamento.
C'è Friedrich dietro l'immagine del sublime o nell'abisso del non-fondamento sublime o la stabilità strutturale dell'archegete dell'ontopologia René Thom.
L'ì c' è un continuo abnegarsi nell'abisso del non-fondamento, la vertigine del sublime, Niente sublime, destinanza sublime insensata, atroce, inafferrabile, vuota abissalità della sublatione sublime vertigine dell'Abisso.
Il darsi sublime ed abissale del suono, al di là della bellezza musicale quale sublazione estatica del sublime nella transonanza sfugge ad ogni semplificazione logica, ed è irriducibile ad una sistemica formale o adeguatezza ideale.
Gli aspetti udibili, quali ritmo, forma, densità o rarefazione di eventi sonori, sono la morfologia del suono estetico-musicale in evidenza spaziale ideale o eventuarsi ontologica, quale opera transpoietica, mistica e fisica, tattile e riflessiva in evidenza o un eventuarsi sublime dell'indeterminata sublatione.
La fenomenica è il mostrarsi del sonoro quale purezza del suono.
Un suono non possiede nulla,nè ha il suo essere nel fenomeno sonoro.
La struttura ontologica della musica è la transonanza sublime dell'eventuarsi dell'essere.
L’indeterminatezza sublime si eventua nelle consonanza dell' altezza, durata, timbro, intensità per eventuare dissonanze o transonanze quale s-fondatezza dell’eventuarsi excstatico dell'estetica della bellezza musicale, o l’idea della bellezza o la fine dell’estetica o l’essenza estetica, o il suo essere-per-i-sensi o
estetica del fenomeno creativo.
Gli eventi sonori sublimi sono la disvelanza del sublime nella bellezza , o è l’eventuarsi del sublime essere dispieganza della singolarità.
La transtemporalità nella musica sublime è la transonanza sublime dell'eventuarsi o abnegarsi, sistole e diastole, dell'essersi, o insorgenza di fenomeni o noumeni, è immanenza di presenza e assenza, o eventi sublimi assentemente presenti o presentemente assenti, oltre la simmetrica bellezza ideale; è il vuoto abissale sublime che accoglie l’eventualità del mostrarsi.
La bellezza sublime risiede nelle composizioni timbriche in assenza di strutture di referenza;nell’accadere discontinuo di suoni e silenzi sublimi.
Il tempo musicale della bellezza ideale si disvela così quale misura vuota, come se fosse bolla fullerenica che scoppia sulla superficie del silenzio: il centro attorno a cui gravitano tutte le forze, le diramazioni, le infinite possibilità, è sublime silenzio.
Il silenzio è transcentro abissale immobile, é spinta ad agire, impulso, motore immobile della dynamis sublime: il silenzio sublime è il fondamento abissale, principio o priorità della musica sublime, il suono sublime esiste, si manifesta, si espande e si esaurisce è il mostrarsi della dinamica sublime o cromodinamica sublime.
La dinamica sublime del mostrarsi ed abnegarsi dell'evento musicale, o manifestarsi del fenomeno o noumeno sonoro è l'eventuarsi dell' essere e non è altro che il sublime.
Il suono sublime ha una eccedenza excstatica che non si lascia imbrigliare nelle simmetrie matematiche: l’evento della transonanza sublime è la dispieganza degli eventi sonori sublimi misteriosi, il suono si eventua in latenze cromodinamiche che consentono all'esserci di ascoltarsi, di scoprirsi, di incontrare se stesso, attraverso le dispieganze che il suono dell’evento sonoro sublima aldilà della parola, della semantica di referenza.
La musica è il dispiegarsi dell'evento dell'essersi sublime, o struttura ontologica della temporalità sublime.
Il tempo della musica sublime è la temporalità musicale dell'eventuarsi ed abnegarsi dell'essersi sublime:la musica sublime è la disvelanza della bellezza al di fuori della purezza quale sublime bellezza che vola lontano dall’ideale apparenza fenomenica o noumenica per eventuarsi in excstatica catarsi sublime, o l’idea di un sublime musicale.
LEIBNIZ
La sublazione sublime di Leibniz si svela invece nell' essere della transmonade o archemonade quale intenzionalità ontologica-metafisica.
Leibniz ideò l'epigenesi: nulla c'è senza il sublime matematico, o nulla c'è senza il sublime nella bellezza o il sublime nella transmonade.
La sublatione transexcelsa si eventua già nella archemonade quali singolarità o punto métaphysique, o sublation dei metafisici punti prioritari dell'essere.
Leibniz svelò la sublatione excelsa della transelevatezza del sublime nella bellezza, non c'è bellezza senza sublime e non c'è sublime senza bellezza, anzi solo il nulla è senza sublime bellezza.
Il sublime è già nella bellezza,giacchè la sublatione si eventua nella transmonade afenomenica nella sigolarità sublime della bellezza, non dopo o nel futuro nè post, ma sempre nella priorità transinfinitezza della sua essenza.
Il fenomeno della sublazione dinamica si evidenzia, quale ideale della bellezza sublime, solo dopo essere già stato sublatione della transmonade sublime.
La sublazione è la sublimanza della bellezza, la sublazione leibniziana è la sublimanza della transmonade, è la sublimanza dell'esserci, la sublimanza del dasein, è la sublimanza dell'intenzionalità sublime nella bellezza estetica.
L' up-sollevamento o Aufhebung è solo la sublation ideale dell' entità o superentità o ontica, giammai la sublazione exstatica della sublimanza ontologica dell'eventuanza dell'essere.
Dopo l'idea della natura attiva, come slancio della sublazione sublime nella bellezza transestetica, Leibniz svelò anche la sublatione dinamica o dynamis sublation del sublime dinamico, lì lo slancio è la gettanza della sublimanza o della sublazione dell'essere.
Quella è la caratteristica fondamentale della transmonade in sublazione, quale struttura ontologica dello slancio della sublimanza.
L'intenzionalità sarà la sublazione excstatica o la gettanza della sublatione o lo slancio sublation del sublime.
Leibniz pensò anche la sublatione fenomenica o noumenica o epistemica o ontica,ma la sublazione ontologica del Dasein, la costituzione dell'esserci quale essere sublime in sublimanza svelò a Leibniz il modello per la comprensione della sublation-monadology: una transmonade sublime indivisibile e completa, paragonabile alla dasein-sublation.
La transmonade ontologica è lo slancio della sublation-dasein e non deve essere intesa come una speciale forza dello spirito, ma in una modalità ontologicamente strutturale:la monade non è anima,al contrario l'anima è una possibile
morfogenesi della monade.
La dinamica della sublatione non è un evento occasionale ma è, essenzialmente, la struttura ontologica estatica della dynamis-sublation.
Anche per Plotino la transvisione della bellezza sensibile è fondamentale nella katarsi e ascesi e purezza : l’anima purificata diventa una ragione, si fa tutta incorporea, intellettuale ed appartiene interamente al divino, ov’è la fonte della bellezza e del sublime-nella-bellezza, la bellezza-sublime dell’anima consiste nel rassomigliare al dio , poiché da lì deriva la bellezza-sublime e la natura essenziale dell' essere.
Platone non aveva condannato l’arte mimetica, mimetike techne , ma solo quella che imiti il sensibile e non il modello intelligibile, o l’idea.
Plotino sostiene che l’ arte si sviluppi da un’idea presente nella transmente capace di imprimere o transformare: l’arte non è più così imitatio dell’ingannevole mondo delle apparenze sensibili, né subordinata alla contemplanze di un’essenza metafisica e sovraindividuale, bensì è in sè un’idea di bellezza sublime, o è la svelatenza del sublime-nella-bellezza.
Una tesi plotiniana destinata alle poetiche della sublatione platonica,per lasvelatenza del mito di Kalypso la disvelatezza della sublatione sublime-nella-bellezza, quale diafanè, fluttuante sublazione, phyon o dynon o splendezza sublime in sublatione assentemente presente, o che si sveli solo nell'infinito o nel senza-fine o nell'abisso del senza-entità o che aleggi sempre entousiasta , nella sublatione sempre ab-scissa dell'essere-sublyme o come disvelò Proklos la sublimanza quale elevatezza o sublatione sublime della bellezza.
PROCLO-IL MITO DI KALIPSO
Proclo o l'archegete dell'ontopologia sublime ideò la sublimanza quale sublatione o alterezza della bellezza ideale, quale excstasi excelsa della bellezza nel sublime o sublime nella bellezza, in un sistema ancora ontotheologico ma che disvelò la sublazione sublime.
La trascendenza della sublazione transestetica è l' infinito sublime, o transapeiron nell'archèo struttura ontotheo-logica del sublime:
sublazione sublime dell' essere Divina khora o il nulla sublime al di là dell' essere bellezza ideale, o il vuoto abissale quale nulla sublazione del nulla, o Divinità che c'è ma sempre al di sopra o come l'al di là nel mezzo del dasein, o essere sublime sublatione nella bellezza ideale.
La trascendenza della sublation-dasein transeleva, dà la transelevatezza dell'alterezza dell' essere, quale Dasein-sublation sublime sempre al di là e al di sopra della bellezza ideale platonica o kantiana, per essere sempre una sublatione mistica che trascenda l'estetica del cielo e della terra,o del kosmo.
Proklos ideò la purezza della sublatione cosmica quale trascendenza del dasein sublime quale trascendenza della sublazione sempre aldilà dei modelli ideali della bellezza Platonica, o quale decostruzione della mistica Platonica o della visione estetica dionisiaca.
Proklos svelò l'idea del sublime quale trascendenza dell'alterezza o della sublazione mistica, per transformare anche la Divina bellezza, una tesi incredibile o inaudita per un neo Platonico.
Lì il sublime è sublatione come un grande Daimon,che Proklos immagina come una cosmica sublatione dell'universo sublime.
Il Sublime è in grado di tornare in se stesso, è sublatione transinfinitezza per Proklos, e se ritorna in se stesso è perfetto da sé, soggiorna in sè o nella bellezza ideale, è l'essere in sublazione dell' essere nel non-essere o nell'essere dell'entità o nel niente o nel nulla.
Il transmito del sublime iniziò con la transvedenza della sublatione sublime, quando tutti fuggirono dalla distruzione o dalla katastrophè.
Solo l'eroe della naufragranza svoltò altrove, quale prima katastrophè sublime, verso il transmito della Nympha Kalypso, la dea della bellezza sublime diafanè in sublatione o la singolarità primigenia della transmusa del sublime.
Gli dèi della bellezza Olimpica o la dea della lucentezza o della splendezza, desolati, disvelano la destinanza della naufraganza in un isola boscosa quale ombelico di tutti i mari.
Una dea sublime abita o soggiorna nella transradura sublime figlia di Atlas, il mago o padre della magia o dei miraggi sublimi.
E' la musa della vedenza abissale che abita le profondità dell'isola di Ogigia,è la Nympha del sublime è la dea dell' essere sublime o Kalypso distesa nel mare sublime, con brezze ariose, oltre l'oceano sconfinato, superiore, immersa nel mare e nella transonanza dei gabbiani, sulle violette increspature dell'oceano.
Là la Nympha accoglie l'eroe della naufraganza, lei stessa la dea sublime, cantando con una bella voce, una sublime armonia afenomenica o transonanza.
L'ingresso è diafanè malvarosa in transvedenza e profuma di cipresso, sotto gli archi delle cave c'è una vasta distesa, o sublatione della transpazialità, di giardini di vite: qui ha avuto inizio la vicenda o il transmito della sublatione sublime, come le acque cristalline e violette in diafanè, lì nella meraviglia per la transvedenza dell'essere sublime.
Kalypso la sublime dea si svelò quale sublatione faccia a faccia in nobile alterezza, quasi estranea all' eroe della naufraganza, ma dentro la singolarità quale sublazione transinfinita nell'archè: seduta sulla riva o sulla transradura abissale in transplendenza e sublatione e pianse nel suo cuore con lacrime, sospiri, dolori, doglianze.
Kalypso la sublatione del sublime in transonanza e transcordanza con l'ermeneuta Hermes, seduto in sedia lucente, iniziò a interrogare o interpretate la dea della sublatione sublime: qual' è la missione qui, Hermes, dio della bacchetta dorata?
Lei è la dea della sublime accoglienza o coniuganza sublime che consenta alle desideranze delle sublationi sublimi con ambrosia, mescolata con nettare di malvarosa.
Kalypso la dea sublime della sublatione al Dio ermeneuta così si svelò. La dea Kalypso della sublatione sublime transradura transpaziale abissale Ogigia, mondità sublime e subliminare e luogo di vento e onda che transconcorda in transonanza.
Dea sublime, notte-tempo, dopo aver trascorso il giorno seduta sulla spiaggia rocciosa sublime, e soggiornato in transcordanza con uno spargimento di lacrime e angosce e doglianze.
Così parlò Kalypso: ascolta, infelice eroe della naufraganza.
Venga qui e prenda gli strumenti di bronzo, tagli e costruisca in elevatezza, in modo tale che si possa procedere nel nebbioso oceano.
Io stessa le darò vestiti da indossare e invierò un giusto vento che le consenta la sublatione sano e salvo la salvezza, grazie alla sublime divinità.
Le sue parole finì, così parlò la sublatione sublime ed uscì rapida in volo: Dea della sublatione sublime o dell'abisso sublime, così sconcertante e così pericolosa.
Sublimi parole della sublatione o così parlò Kalypso dal sorriso sublime e carezzevole più solenne e più temibile e più beata degli dèi, in seno nelle insenature abissali sublimi transinfinite della divinità della sublime Dea Kalypso, mentre le sue ancelle transversavano nettare e ambrosia.
Allora, la mente è saldamente fissata nell'eterna sublatione del ritorno?
Và eroe della naufraganza e la gioia sublime sia lì, al di là nella sublime sublatione.
Così parlò Kalypso e affondò il sole e le tenebre, quindi il piacere l'un l'altra con le Nymphe in lungo mantello argentato, grazioso e delicato: un bel giro d'oro in cingoli sulla sua vita e una sciarpa scivolò sulla sua testa.
Poi transformò la mente dell'eroe della naufraganza per la partenza.
Lei gli donò una grande ascia di bronzo, facile da esercitare, con doppia lama, bella e lucida, transportò di gran lunga alberi ad alto fusto in piedi lì, torreggianti in abete bianco, pronti per restare a galla facilmente in transequilibrio transtabile.
Kalypso diafanè sorgeva nella transplendenza, tornata ad essere la dea dell'eterno ritorno del sublime, iniziò ad abbattere alberi.
Quindi la dea del sublime attraversò le transtringhe e li connesse in transcordanza o in esattezza, in una armonia invisibile di coniuganze sublimi transvisibili.
Nel frattempo la dea del sublime transportò frammenti di veli per le vele della navetta dell'eterno ritorno sublime e la chiamò Lady Kalypso; bagnò e rivestì in dolci indumenti profumati l'eroe della naufraganza e a bordo gettò un' altra e più grande fragranza per un giusto vento caldo e gentile!
“Che cosa sarà di me?
Che cos'è che si dà nel giorno sublime?Che cos'è che si dà nel tempo sublime? Che cos'è che dà i sogni sublimi? Che cos'è che dà l'universo sublime? Che cos'è che dà la notte sublime? Che cos'è che dà le stelle sublimi? Che cos'è che dà alle pupille il sublime? che cos'è che dà il sublime?
Che cos'è che dà il mito del sublime? Che cos'è che dà il silenzio sublime?
Che cos'è che dà l'anima sublime? L'essere sublime? Essere assentemente presente nel sublime o essere presentemente assente nel sublime?
La transvedenza diafana dell'essere sublime dell'essere o essere il sublime dell'essere o essere sublime in essere?
Tenera è la morte sublime, tenera è la morte quando s'annuncia con le stelle sublimi, quasi fossero pupille volanti del sublime.
Oh quanti giorni ancora e poi il nulla sublime?
Si vedranno le pupille sublimi nella notte sublime, quando saliranno al cielo quali stelle, le regalo il nulla sublime, perchè si possa colmare d'infiniti baci,mah i sogni che aleggiano la morte sono già giunti in punta di piedi, prima della fine dei tempi, quando la follia approda al mattino, prima che la luna sublime eclissi e il sole canti le lodi al cielo.
Arriverò a sognare il vuoto sublime, pieno di sublime, denso di sublime?
Essere più imprevedibile delle onde, più libera dei sogni, più lontana delle galassie, quale essenza errante nell'universo del tempo sublime, ah l'abisso sublime dei sogni ove ogni luce narra la transinfinità sublime, quale essenza che possiede in sé l'indeterminatezza del sublime.
Poiesis sublime, come la dea del sublime nel deserto, come la dea nel nulla sublime si svelò nella transplendenza, solo di sé ma non disse nulla disvelò la sua misterica bellezza sublime.
Solo un tempo sublime ci dà la vivenza sublime, mentre gli universi si giocano l'esistenza.
A volte la sera sublime viene d'incanto, senza pace, senza terrore, senza volare.
Si ascolta la transonanza del sublime con il senso dell'attesa delle parole dell'incanto, che fu sublime, in un epochè di dasein e di morte.
Lì si sogna la dea degli eventi sublimi, senza averla mai vista, nè udito il fascino della sua transphonè, ma la si sogna così come è in transvedenza: sublime, altera, fin al punto d'infilzare i cuori con la luce dei suoi occhi e lasciare alla deriva gli esseri della speranza.
Sublime l'accolse morente, dopo la battaglia e l'incontrò di notte alla luce degli incanti sublimi.
Canti? Le chiese. Mai, rispose.
Le stelle , non sono mai lì per rispondere ai sogni sublimi dell'essere.
Perchè c'è la transvedenza stellare?
Perchè c'è la transvedenza nel mondo?
Perchè d'improvviso, d'incanto, senza attendere né preghiere nè desideri?
Perchè quando la luce scompare e le ali della notte paiono avvolgere ogni orizzonte, ogni evento, ogni tempesta, solo allora la stella del creato lancia al mondo la sua seducenza sublime e fa volare i sogni senza luce nè splendore?
Perchè l'altera si disvela verso sera, quando ogni speranza del giorno è nulla e induce a pensieri disperati e disperanti? Perchè la stella è indifferente ai giorni a alle notti e all'essere e alla morte?
E appare solo quando la sua intenzionalità lo desideri?
Ah essere accolti nel genio sublime della sua essenza e con sorpresa,quasi fosse una guerra lampo.
Alle domande rispose con un sorriso sublime e indicibile: chi credi che decida?
Volare oltre l'orizzonte per assistere all'evento del sublime, ma la notte dissipa le sue ombre e le ali non spuntano al calar del sole, forse sarà per un'altra sera, quando l'atmosfera brillerà di nuovo con la luce sublime e l'incanto svelerà all'essere i misteri sublimi del mondo, solo allora la dea del sublime accoglierà la desideranza,perchè solo allora la dea sublime desidererà salvarci.
Oh già l'universo imbruna e aldilà del tempo scelto dagli eventi i venti secolari trascorrono, col senso del sublime nulla: prima?Chissà? Poi? Ci sarà?
Forse la sua transvedenza diafana lascerà credere d'essere lì per il nulla ed invece è con la testa nei suoi pensieri E nei pensieri della divinità sublime, con il corpo nei desideri e nei pensieri del nulla sublime, del niente sublime ma mente sapendo di mentire, senza venire al mondo, senza essere presente all'essere quale sublime transpoiesis in estasi sublime, quale splendenza in estasi tra i sentieri che si biforcano.
L'invisibile presenza della divinità sublime s'eleva e indica la via della sublime destinanza, aldilà sublime o là nelle colline tra il mare e il cielo.
Lì la dea del sublime offrirà i suoi doni all'essere che lasciò la sua vita agli inferi, per svelare il sorriso della seducenza sublime, che riempì ogni attimo, dal fuggente al mai giunto in prossimità degli eventi sublimi.
Non c'è più la desideranza: è la flebile luce che s'offre all' assurda essenza del bruciare per esistere.
Ah l'estasi sublime è svanita nel nulla, nel niente si vive una sola volta, la prossima non ci sarà: né in cielo, né nel creato dell'evidenza ideale.
Ah l'estasi sublime che si lascia consumare piano, quasi fosse prelibata delizia della notte sublime, la quale arriva in punta di piedi e mai lascerà l'essere silente, con i suoi occhi splendendi più delle stelle vicine o che brillano in lontananza siderale.
Si desidera allora aprire la porta ed uscire dall'incubo che assale ogni orizzonte e lascia solo il nulla, quale unica consolazione della sera che arriva prima del brillio stellare e si lascia andare alla deriva: non si gioca più con la sorte, né si ascolta più la voce delle illusioni, si ignora l'assenza assoluta, si mitiga il vuoto con il vento dell'evidenza ideale, si lascia alle lusinghe il tempo necessario per sparire.
Da lontano si sogna le estati senza estasi, senza parole per parlare al cuore più profondo degli universi e si chiede a chi lì vi abiti, per quale ragione la luce abbia abbandonato la sua essenza estatica ed ora opprima quale ferita della transmente?
Lunghi anni sono trascorsi d'incanto sublime solo per attenuare il risveglio: la sera sublime richiama le sue stelle e la luce raccoglie le sue ultime transvisioni, per sparire e riposare.
Dove andare? Se chi si vuol raggiungere ama il sublime errare?
Altrove?
Là ove la voce non risuona mai nell'udito della transonanza?
E i transensi si perdono tra transinfinite varietà come fiori senza profumi e lumi con la forma delle ombre sublimi?
Addio ai pensieri che giocano solo con le illusioni e lasciano all'incanto il sublime: tanti anni luce saranno mitiche immagini sublimi?
Il profumo della partenza è sublime o è intenso come quello del suo arrivo.
Sublime giacchè si sogna d'essere aldilà dei paradisi perduti per delirare con il peccato e il senso dell'essere sublime, in un mondo sublime che parlerà alla sera sublime e alla luna?
Mai si saprà.
Con i raggi di luce sublime, unico regalo della dea della desideranza sublime, la transmente naufraga nel tempo sublime: nell'essenza dell'essere sublime, quale abisso ob-scuro sublime che scava dentro l'exsistenza per colmare il niente sublime.
L'abisso sublime che s'insinua denso d'oscurità, abitato dalla dea del sublime più atroce, quale assenza assoluta dello s-guardo astrale ma non vale, presto sarà diverso, lì nell'universo sublime che non c'è più, nè mai più ci sarà, chissà?
Lì la sera sublime del dì della transonanza si ascoltano i passi della transcordanza sulla catastrofe sublime, con i pensieri del corpo più dolce dei sogni: solo lì tra la luna che s'imbruna e la sera sublime del dì dell'evento sublime della splendezza, lì sorgerà quella luce sublime che incanta anche la notte più buia e più tersa dell'anno sublime: chi sparirà per primo?
Forse chi apparirà tra un mito e un sogno?
O chi lancerà un sussurro più profondo d'un abisso sublime?
La vertigine sublime dell'assenza com-prende i transensi e l'essere sublime vacilla sull'orlo della voragine transinfinita e guarda il nulla sublime abissale attante in deriva dell'universo: là ove è perso ogni transenso e il sublime regna con l'assoluto.
Ci fosse almeno il tempo per osservare la fine dell'essere nella profondità sublime abissale dell' essenza sublime con quella leggerezza che invita al disincanto sublime , oggi non si sarebbe più qui a tremare per il niente che s'inabissa nell'essenza dell'essere e lo riempie di sublime, con la densità che rende estatica anche la bellezza terribile del sublime: perchè la catastrofe sublime che tutto divora ora dimora nel nulla sublime abissale.
Lì là in fondo nell'abissale icona dell'essenza del sublime o transvedenza diafana del sublime, là nell'abissale catastrofe sublime in diafanè nell'essenza dell'essere sublime abita sovrana.
Ah l'angoscia sublime che pervade l'essere sublime, quando il nulla precipita nell'abissalità e naufraga con l'estasi sublime.
Là si abita nel vuoto sublime catastrofico che inabissa il transenso del niente sublime, il sommerso che inabissa l'immerso sublime: è la catastrofe della transmorfia sublime che capovolge l'essere e lascia prevalere il niente sublime.
E' una piccola increspatura che dà l'entusiasmo al nulla sublime, nella transvedenza in luce diafana inabissando l'essenza della storia e il transenso della storia, quale storia del transenso del sublime nulla.
Lì là ove abitano coloro che son morti per la dea del sublime.
Lì non c'è paradiso, né inferno, né limbo, né purgatorio si abita il luogo del sublime in fiore: non è un luogo sacro giacchè la dea del sublime li ha sacrificati, è una transtopia d'attesa della divinità sublime o una transpazialità abissale sublime: si è abbandonati lì per sempre e non si desidera l'eterno ritorno nel mondo , né si aspira ad un altro mondo.
La transvivenza continua lì tra il colore e i profumi della dea del sublime che li circonda con l'unica consolazione possibile: essere sublimi nella transtopia sublime dell'essere sublime o nella transpazialità abissale sublime?
Perchè la dea del sublime li cura come se fossero in estasi abissale sublime?
Fiori sublimi tra fiori sublimi?
Ah lì l'assenza invade la transmente e la riempie di presenze simili all'assenza o al nulla sublime.
A niente giova pensare quale sarà la destinanza, in una esistenza ove al nulla succeda il nulla, senza posa, né timore che al transenso del niente prevalga una ipotetica salvezza.
A cosa pensare quando nulla è possibile per sedurre l'essere sublime?
E' meglio chiudere la transmente per precludere qualsiasi desideranza per placare i dolori del senso del nulla sublime.
Ancora un attimo e tutto scomparirà e i ricordi saranno abitati dalle presenze fantasma parlanti la lingua dei morti.
Si spera d'accedere subito alle prossime stagioni, senza attendere eventi che preannuncino già incontri nefasti.
Alle volte è possibile ascoltare la transonanza della voce sublime e lontana, ma il transenso dei desideri è sempre rivolto verso altre stelle con la transmente ancora densa di transcordanza di pensieri inutili e si decide di lasciare a chi sappia meglio abitare il mondo, la gloria, la destinanza.
Mai più si sognerà l'essenza degli sguardi, mai più s'ascolterà la transonanza della voce che chiama, perchè da sé non si sente troppo desiderata, mai più il vuoto denso d'essenze sarà abitato dalla luce generata dal nulla sublime abissale: ah dea del sublime, ah dee perchè avete abbandonato l'esserci?
Lì l'incanto c'è quando la splendenza sublime si sveli e s'elelevi più bella delle meraviglie del mondo, ignari del perchè si lascia partire un soffio di desideranza che increspa ed aleggia, d'improvviso l'immensità vacilla, barcolla, danza all'interno del sublime transequilibrio ed ancora di più la transonanza incanta, quasi ci fosse una transintenzionalità con il soffio della transvivenza: quasi volesse danzare tra le onde sublimi in transcordanza.
Ah mai illusione balenò all'orizzonte più terribile e sublime: d'incanto così all'improvviso ci fu la transmorfia sublime degli eventi: d'impeto ammainò e riversò la sua essenza sublime nelle acque agitate e tempestose: un immenso fragore s'udì in tutti i luoghi del globo e la dea del sublime inabissò tracimando con moti ondosi altisonanti mai visti, né uditi in transonanza transudita: quel che fu la più transtabile che si conoscesse s-pro-fondò negli abissi con la sua sublime transvivenza glaciale.
Ah la catastrofe sublime: un soffio può far capovolgere le immensità più eccelse, tanto da generare l'attante della transmorfia sublime che farà naufragare l'esserci: è il soffio dell'essere sublime che genera la catastrofe sublime per mutarsi in essere abissale sublime.
Ah il soffio di desideranza dell'essere sublime si dà quale catastrofe sublime, prossimità del naufragare, quale destinanza dell'essere per la morte sublime.
Alla presenza dell'essenza sublime della transonanza dell'incanto, al balenare del miraggio sublime immenso e transinfinito l'essere sublime è in diafana transvedenza quale estasi sublime, quale respiro che sente la vicinanza del sublime, ma quel soffio farà vacillare l'immensa la sublime e transinfinita esistenza glaciale.
L'equilibrio fondante la transtabilità dell'esistenza dell'essere sublime si svelerà oscillante e transonante.
Una transonanza transinfinitesima genera l'abisso sublime ove l'essere sublime naufragherà: dall'incanto sublime alla morte sublime: dal miraggio sublime al naufragio sublime.
Ah l'abisso sublime che si disvela nella sua ellittica curvatura sublime: si vive solo la superfice del mondo trafitti dal raggio del nulla sublime ed è subito morte sublime, l'essere sublime è solo sulla transvarietà transferica trafitto dal raggio abissale sublime ed è subito sublime abissale in diafana aldilà.
La dea sublime distese le sue intime essenze mentre disvelò il suo essere nuda al mondo.
Ah essere in nuce, ah essere in luce: lunghi anni sulle ali dell'estate sono state le sole volte in cui la vita sorse senza dinieghi né divieti.
Le ore grandi come un secolo, ah le cose piccole come galassie, si svelarono diafane in transvedenza animate come nuvole d'un giorno assolato e solo, scorto dietro l'angolo della morte sublime.
Ma menti?
Ah le montagne viola o lillà, la notte sublime lì là in prossimità della mondità con la velocità della destinanza, più rapida d'un uccello da preda, prenda, prenda, predante la preda fuggitiva lì là, che al fine si dà, giacchè non ce la fa.
Si farà ancora in tempo a spengere le luci prima del sonno dell'attesa e del riposo: denso di sogni ed incubi e vuoti di mente.
Lì è ancora giorno e il sole tarda a tralasciare, sarà ancora preda della nostalgia della bella estate che si svela alla sera sublime con l'abito delle stelle fisse, mobili, cangianti ma senza tanti allori per piangere e per sognare: con la sorte oltre la morte sublime.
Avrò ancora sogni da vendere e gioie da acquistare, ma non so più se c'è la diafana tranvedenza o se la luce segua ancora il destino dei viventi o la nostalgia dei morti.
Proverò ad essere una tranvedenza con la sera dietro le spalle e la notte sublime e buia quale transvivenza, ma sarà una nube nera come l'incanto della morte sublime ad avvisare le ultime speranze con il fascino del nulla sublime.
Udrò ancora il sole cantarmi le melodie dell'armonia afenomenica della transonanza in diafana tranvedenza che lascia al mondo il mistero dell'evento sublime, ma all'ultima ora la destinanza sublime sorprenderà con la fantasia dei fiori e la luna da sola apparirà all'orizzonte degli eventi sublimi: lascerà sognare senza fare del male: con la follia sublime negli occhi:come è vuota la notte sublime senza i sogni del transdicibile.
Ora sono trascorsi millenni luce e dell'attimo del cosmo e dell'universo non c'è traccia: nulla, né del destino, né della transvivenza così densa, così tersa, così casta, così vicina al nulla sublime e senza fasti.
Qui correrò ancora un'altra volta per raggiungerla con le ali del destino sublime e l'ultimo raggio che provenga dall'aldilà sublime e insegua senza sosta una luce sublime e misteriosa e senza transenso, poi mi volterò ancora una volta per vedere gli occhi di chi decise la sorte del mondo, prima che sia fuori per sempre e transenta il transaudibile con la musica della transonanza o la la transcordanza sulle note del nulla sublime, o con i sogni sublimi abitati dagli occhi dell'essere sublime.
Lei è sublime, è la risonanza della transonanza in transcordanza, amante del disordine, in lei c'è la leggerezza ma anche la tristezza d'una nuvola a primavera, lei è sublime amante della transvedenza, in lei c'è la luce ma anche il buio atroce d'una nebbia subliminare, lei è sublime nemica delle tenebre: è caotica come il sole, ma le piace il perielio sublime di venere, non saprei bene se le piace la nostalgia della pace o l'ira della vittima che tace, ma sublime lei è e sarà, non mi sogni più, ho le labbra grosse da attraversare, la sera o al mattino: non fa differenza, tanto ci sarà sempre chi avrà gli occhi per ridere e lo sguardo finto metallo.
Ogni sera al tramonto alzi gli occhi al cielo e pensi: quando era sublime la mia giornata, tant'è che non riuscivo mai a sapere quando il lunedì venisse, c'è, ci sono?
Sì, ancora un altro poco ed andrò a dormire, sognerò gli occhi tristi della sera e la luna sublime mi farà compagnia, col raggio blu dell'estate e col raggio rosa dell'autunno.
Ma non mi sogni più, non farà bene sostare sulle piazze di notte e cantare come i grilli dei conventi e le sere passate ad urlare: dio, dio, non molestare gli organi e i letti e le strane passioni dei gatti.
Gli occhi di metallo lucido li ho visti una domenica pomeriggio in vitro, in vetro, dietro le vetrate virtuali, ma non mi sogni mai più, o i sogni sublimi non ci lasceranno più.
Sublime è il tramonto dei sogni: è il tramonto sublime dei sogni.
Fra un poco verrà la sera ed uscirai di qui libero come gli uccelli del mare che vanno a pescare d